Il percorso che ci ha portato alla conoscenza del grande Picasso, è partito dall’osservazione delle immagini delle figure rappresentate nei quadri. Tutte possiedono un loro movimento che è stato oggetto di riflessioni condivise e che ci ha indotto ad approfondire le varie posizioni della figura umana, partendo da un manichino-modello, costruito con un cartoncino.
Con l’aiuto di una griglia, la sagoma del manichino è stata disegnata su carta, per mettere in evidenza i vari segmenti del corpo, ma anche per dare alla figura umana le giuste proporzioni. (idea da Pinterest)
Successivamente, con questo manichino sono state ricavate delle figure in movimento ed i risultati sono stati sorprendenti.
Anche il volto, con le sue caratterizzazioni e le sue proporzioni, è stato oggetto di studio…(foto dal testo @letture .it della Spiga edizioni)
Da qui, passare ad analizzare lo stile inconfondibile di Picasso nel disegnare ritratti e nello stravolgere tutti i canoni e le proporzioni del volto, secondo lo stile cubista, è stato quasi fisiologico.
I bambini hanno copiato le opere di Picasso, sentendole molto vicine al loro modo di esprimersi. Inoltre, questa esperienza di disegnare un volto fuori dalle regole convenzionali ci ha fatto ragionare sul concetto di “bello” e di “brutto” soggettivo e le riflessioni dei bambini sono sempre molto sorprendenti.
Il collegamento dello stile di Picasso con la famosissima opera de “La Gioconda” di Leonardo da Vinci, conosciuto e apprezzato in un percorso precedente, è stato una vera sorpresa per i bambini, oltre a risultare un gioco artistico entusiasmante.
Anche la vita del celebre pittore ha incuriosito e affascinato gli alunni.
Occasione per il collegamento con l’italiano è stato anche l’argomento sul “testo narrativo autobiografico”. Ho trovato in rete una simpatica, quanto interessante autobiografia, ipoteticamente scritta dallo stesso Picasso. Seguendo le procedure da me indicate, i bambini hanno appreso dei vari periodi della sua vita, delle sue passioni, dei suoi periodi difficili e li hanno organizzati su linee del tempo molto creative e esemplificative.
Ha fatto seguito la lettura animata dell’albo illustrato “I tre Musicanti”…
…che ci ha portato, inizialmente a riflettere sulla tirannia e sulla sottomissione dei popoli, attraverso la paura indotta dal tiranno e, poi, alla riproduzione artistica dei tre musici attraverso un simpatico collage, molto più “nelle corde” dei piccoli artisti.
(work in progress: a breve pubblicherò altri nuovi capolavori)