Non sono adatta a fare disquisizioni cattedratiche su quanto sia importante il disegno per la crescita fisica ed emotiva di ogni bambino, però è risaputo che, di fondo, quando si disegna o si colora o si manipolano materiali si migliora la coordinazione delle dita, delle mani, o la motricità fine che, purtroppo, sono in affanno, a causa dell’incremento dell’utilizzo di tecnologie touch screen. Il nostro compito di docenti è, dunque, quello di incrementare ogni tipo di esperienza creativa che consenta di sperimentare, di esplorare (e di imparare) diverse forme d’arte, con l’utilizzo di materiali differenti, nuovi, ma anche riciclati (…così diamo anche un piccolo contributo all’ambiente che non guasta mai).
Nel corso del primo quadrimestre, dietro la mia guida e alcune idee trovate su Pinterest, utilizzando tecniche differenti, i bambini hanno sovrapposto le immagini di paesaggi bidimensionali, disegnati da loro, su uno sfondo dipinto con le tempere.
La possibilità di far acquisire alle immagini un effetto tridimensionale ci ha portati al concetto di prospettiva. Seguendo un tutorial* trovato in rete, i miei piccoli artisti hanno potuto cimentarsi a rappresentare con il carboncino un paesaggio invernale in prospettiva, stupendosi per essere riusciti egregiamente a creare un effetto tridimensionale su una superficie bidimensionale. Da questo soddisfacente successo, la richiesta per replicare la tecnica con altri disegni è arrivata a raffica.
E così si è giunti a Natale. Per il manufatto natalizio è stata utilizzata la “tecnica a sbalzo” su lamina in rame. Anche questa è una tecnica che permette di avvicinarsi all’idea della tridimensionalità, proprio perché consente la creazione di immagini in rilievo.
Consiste nell’incisione a rilievo di una sottile lamina metallica (nel nostro caso di rame), ottenuta premendo e incavando la superficie del metallo con strumenti a punta viva o arrotondata.
Si è partiti dalla ricerca in Internet di sagome natalizie che sono state fotocopiate e consegnate singolarmente ai bambini. Per realizzare il manufatto, hanno poggiato il lamierino su un piano morbido e hanno ricalcato i contorni delle sagome prescelte con una penna dalla punta sottile. Il solco del disegno poi è stato ripassato con una matita con la punta di spessore maggiore, per riempire alcune zone del disegno stesso, fino ad ottenere il rilievo desiderato.
Infine le sagome sono state ritagliate e incollate su una base in feltro.
Attraverso la nuova tecnica appresa, i bambini hanno potenziato la concentrazione e la manualità fine.
* tutorial su youtube di Miriam Paternoster