Siamo arrivati alla classe terza in un battito di ciglia! Sembra l’altro ieri che i nostri piccoli alunni oltrepassavano la soglia dell’aula titubanti e, a tratti, impauriti per la nuova esperienza che li attendeva. Ora sono già in terza, spigliati e sempre più vivaci… Le vacanze sono ormai terminate e, nonostante il caldo e l’umidità che imperversano, bisogna riprendere il cammino. Questo anno scolastico, nel percorso della primaria, è quello più impegnativo, perché si iniziano a studiare materie orali e, quindi, si deve apprendere un metodo di studio e farlo proprio; si devono mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti nel primo biennio e avviarsi verso l’autonomia.
Ho predisposto già da qualche settimana prima dell’inizio del nuovo anno scolastico un percorso di attività per far trascorrere i primi giorni di scuola in maniera leggera, meno traumatica. Le prime attività dovevano consentire ai piccoli di staccarsi a poco a poco con tutto ciò che era stato il proprio vissuto fino a qualche giorno prima e avviarsi gradualmente a reintegrarsi nel nuovo. Innanzitutto l’allestimento dei corridoi. Con le colleghe abbiamo ricreato l’ambiente del mare, realizzando un grande pannello a tema, su una parete che segna l’incrocio tra due corridoi. Anche le porte delle aule (quelle di quest’anno sono davvero molto vecchie e con i battenti stretti…ma ci accontentiamo) sono state allestite a tema.
Filo conduttore del primo periodo dedicato all’accoglienza è stato la FELICITÀ. La Felicità di essere rientrati a scuola e aver ritrovato i compagni e le maestre; la felicità dei momenti belli delle vacanze da poter raccontare; la felicità di cominciare una nuova avventura scolastica e, dunque, anche le aspettative, i desideri felici, abbinati naturalmente alla consapevolezza della necessità di un impegno più importante e costante. Di grande aiuto, per poter avviare una conversazione/dibattito sulla Felicità, è stato un bellissimo libro di Davide Calì e Marco Somà. Consiglio a tutti di leggerlo.
Dopo l’ascolto del testo, i bambini si sono avviati in considerazioni che, per la loro profondità, a volte mi hanno piacevolmente sorpresa e mi hanno fatta sentire orgogliosa di avere due classi di alunni “pensanti”, con teste “ben fatte”. Ha fatto seguito la proiezione di un mini filmato, da me preparato, per farli riflettere sulle cose che contano veramente per poter essere felici; la realizzazione di un barattolo della felicità, dove poter riporre i pensieri felici di ogni giorno, per tutto l’anno scolastico; la realizzazione di un braccialetto della felicità, realizzato con pasta colorata che, è inutile dirlo, li ha resi particolarmente felici.
A fine giornata, ancora un pensiero felice per ognuno di loro, realizzato in collaborazione con una mamma: una matita decorata con un soggetto del mare, recante un cartoncino con una citazione di Stephen Hawking che, personalmente, mi ha sempre molto ispirata, per diverse scelte che ho fatto nella vita:
“Ricordatevi di guardare in alto verso le stelle e non in basso verso i vostri piedi”. Cercate di dare un senso a ciò che vedete e chiedetevi cosa abbia reso possibile l’Universo. Siate curiosi!”.
E qui la Felicità è esplosa “a mille”.
Il secondo giorno, abbiamo raccolto aspettative e considerazioni personali sul nuovo anno scolastico, su dei fogli di carta da pacco, precedentemente preparati.
Attaccati tutti insieme, hanno dato forma a un simpatico, quanto artistico, pannello.
E abbiamo appena cominciato…