Non dico nulla di nuovo, quando scrivo che i bambini non sono tutti uguali: ci sono personalità diverse, con attitudini differenziate, con modi e tempi diversi di imparare, ma anche di approcciarsi al lavoro. Lungi da me dover fare in questo blog disquisizioni di carattere pedagogico o psicologico: il mio è solo il punto di vista di un’insegnante che ama il suo lavoro e che, oltre a impegnarsi per farlo bene, escogita strategie giocose e produce strumenti per agevolare tutti, ma proprio tutti, i bambini della propria classe.  Quanti di noi hanno a che fare con bambini che mostrano un procedere più lento nell’apprendimento, ma anche nell’esecuzione, vuoi per difficoltà intrinseche, vuoi solo perché amano la precisione…e, di contro, si trovano nella stessa classe con altri bambini super-veloci che non fanno fatica alcuna a terminare il compito nei tempi stabiliti? Questi ultimi, dopo qualche minuto dall’inizio del compito, arrivano veloci vicino alle nostre gambe, sventolando il foglio o agitando il quaderno e urlando: Maestra, ho finito! Ora cosa faccio?

Ecco, è proprio per riempire i tempi “inoperosi” di questi bambini che hanno tutto il diritto di non perdere l’entusiasmo e la voglia di fare, ma anche per garantire a tutti gli altri il rispetto dei loro tempi, la possibilità di potersi concentrare e, nello stesso tempo, di avermi vicina, sentendosi rincuorati e più sicuri, che ho pensato di mettere insieme, in una scatola, gli espedienti didattici più disparati e tenere così, didatticamente e gioiosamente, impegnati i “pargoletti veloci”. Nella “Scatola riempitempo” (il termine l’ho desunto da un’idea su Pinterest), ho collocato, ad esempio, delle scatoline di plastica contenenti una serie di strisce di “cornicette a quadretti” (in rete ce ne sono tantissime)  che ho plastificato, per farle durare di più; dentro ad alcune scatoline di cartone, ho inserito le carte da gioco che si trovano nella valigetta della maestra Larissa (ogni mazzo di carte ha la sua scatolina e le indicazioni scritte, semplificate, per potersi approcciare autonomamente al gioco, senza richiedere l’intervento della maestra per la spiegazione); una serie di fotocopie plastificate, per il consolidamento degli argomenti trattati di recente (ogni copia, sulla quale i bambini scrivono con il pennarello adatto a scrivere sui fogli plastificati e, poi, a essere cancellato con uno straccetto, ha, sul retro, una medesima copia di attività già svolta, per procedere sempre in autonomia, all’autocorrezione dell’attività); altre copie plastificate, prevedono l’analisi grammaticale delle parole di  una serie di frasi… A seconda delle necessità, dell’interesse e del gradimento di queste prime attività, la “Scatola riempitempo” sarà arricchita con nuove attività.